In un pomeriggio caldo e soleggiato, dopo giorni difficili, alla soglia del quarto di secolo, mi ritrovo a riflettere su un argomento che potrebbe sembrare banale, a volte anche abusato: l'Amicizia!
Esiste l'Amicizia?
Certamente sì, ma non sempre è facile mantenerla. Anzi, nella maggior parte dei casi, ritengo sia molto difficile portare avanti un rapporto seriamente. Per vari motivi: uno ad esempio potrebbe essere la distanza. Quando tra due persone ci sono parecchi chilometri, non è semplice che un rapporto continui perchè non basta volersi bene.
Potrei paragonare l'Amicizia ad una pianta: non basta essere contenti di averne una per far sì che questa possa crescere. Bisogna prendersene cura continuamente, tagliare eventuali foglie secche, innaffiarla, fornire al terreno le giuste sostanze. E, soprattutto, ricordarsi che ogni pianta è diversa dall'altra!
Non c'è un metodo esatto, nè uno sbagliato. Ci sono persone diverse e rapporti diversi, con tempi diversi. Alcuni rapporti possono stare in piedi anche se non ci si sente per tanto tempo, altri hanno bisogno di un'alimentazione continua. Alcuni possono essere alimentati dagli sguardi, altri dalle parole, ma certamente sono importanti i fatti.
Dimostrare: credo sia molto importante dimostrare, anche se non sempre è facile.
Bisogna sapere che l'altra persona tiene al rapporto, che ci si vuol bene, che ci si stima.
E dimostrare anche che non si è sulla giusta via. Chiarire i punti oscuri. Chiarire quando il rapporto non piace più o non corrisponde ai propri canoni.
Parlare dell'Amicizia e del rapporto senza timore, dirsi che è un bel rapporto, dirsi che non lo è.
Avere dei segreti....è importante! Ci fa sentire liberi all'interno del rapporto!
Sopportate...i momenti "no" dell'altra persona, i cattivi umori, la rabbia, ma soprattutto, l'estrema gioia dell'Amico in momenti in cui non si è felici.
Questa è una delle cose più difficili: riuscire ad essere veramente felici per la gioia altrui.
È certamente più semplice consolare, provare empatia per i momenti tristi dell'altra persona.
E invece provate a gioire della sua felicità, provate ad essere davvero contenti per l'Amico quando nella vostra vita va tutto male. Solo allora vi renderete conto che voler bene ad una persona comporta anche grossi sacrifici a livello emotivo. E che per quel voler bene si è disposti a mettere da parte sè stessi, a donare un sorriso sincero quando, invece, si avrebbe bisogno di averlo donato.
Non porsi dei limiti a priori e, nello stesso tempo, conoscere i propri limiti e quelli dell'Amico.
Un aspetto che mi piace molto in un'Amicizia è la telepatia: il pensare esattamente la stessa cosa nello stesso istante, il pronunciar le stesse parole contemporaneamente.
Non accade in tutti i rapporti, nè in tutti i periodi, ma quando accade è una di quelle piccole cose che compongono la felicità.
È importante anche non considerare nulla dovuto o ovvio. Bisogna apprezzare ogni singolo gesto, ogni singola parola.
In certe occasioni arrabbiarsi è fondamentale. Permette di prendere coscienza dell'accaduto e di andare avanti.
Mai dimenticare che ogni rapporto può finire e che la fine può essere determinata da fattori esterni ma anche da nostri comportamenti che, pian piano, lo logorano.
A mio parere, se un rapporto finisce, non significa che non era Amicizia...significa solo che non lo è più, che per diversi motivi, non lo si è curato abbastanza o, più semplicemente, bisogna prendere coscienza del fatto che le persone possono cambiare e non è certo che una persona diversa debba ancora coincidere con il nostro modo di vivere o di pensare. Allo stesso tempo, bisogna prendere atto del proprio possibile cambiamento e farsene una ragione. Capita, è normale.
Anche se è difficile, bisognerebbe cercare di non avere particolari aspettative o, comunque, di non averne troppe. Penso che l'importante sia che ognuno dia il massimo a prescindere dalla quantità e dalla qualità effettiva di quanto si riesce a dare.
Col tempo ho capito quando, per me, un rapporto diventa importante. Me ne rendo conto quando il silenzio non è imbarazzante. Quando riesco a pensare tra me e me senza provare imbarazzo per la persona che mi è accanto e con cui non sto parlando, quando sento che quella stessa persona non prova imbarazzo nei miei e nei suoi silenzi.
Col tempo ho capito quando, per me, un rapporto diventa importante. Me ne rendo conto quando il silenzio non è imbarazzante. Quando riesco a pensare tra me e me senza provare imbarazzo per la persona che mi è accanto e con cui non sto parlando, quando sento che quella stessa persona non prova imbarazzo nei miei e nei suoi silenzi.
E mi piace ridere con i miei Amici, ridere fino alle lacrime, fino a non respirare più.
Dedico questo post ai miei Amici, a quelli con cui sono cresciuta e che ci sono ancora, a quelli che ho perso per le strade della vita, a quelli che ho incontrato da poco, a quelli con età diversa dalla mia, a quelli conosciuti in contesti limitati e che vorrei frequentare di più al di fuori di quei contesti. Lo dedico a quelli che sanno abbracciarmi e a quelli che, anche se non lo fanno, sanno certamente dimostrarmi che mi vogliono bene. Lo dedico agli sguardi scambiati nel corso degli anni e ai sorrisi, a quelli passati e, soprattutto, a quelli futuri.