(fonte foto: gruppo Facebook "Occupy Massimo")
Frequentando Palermo, capita di imbattersi in manifestazioni che bloccano la città. Chi ci abita magari si è già abituato o forse non si abituerà mai.
Da due settimane si svolge Occupy Massimo: un gruppo di ragazzi hanno montato le tende davanti il Teatro Massimo e abitano lì. Il loro slogan è "uccidiamo il capitalismo prima che il capitalismo uccida noi".
A parte il fatto che deturpano la vista del meraviglioso teatro, mi chiedo cosa sperano di ottenere.
"Uccidiamo il capitalismo..."...già, in effetti questa manifestazione (ma la mia obiezione sarebbe uguale per una manifestazione più vasta!) sarà utile ad uccidere il capitalismo e saremo tutti salvi.
In fondo credo che potrebbero evitare di starsene lì giorno e notte perchè, con due lavori e l'università, non riesco a pensare che esiste la possibilità di combattere per degli ideali del tutto astratti. Forse è perchè, ogni giorno, sto almeno tre ore sull'autobus per frequentare due o quattro ore di lezioni e tornare in tempo per lavorare. Forse è perchè occupo il poco tempo libero dandomi da fare per studiare. E cerco di studiare in autobus quando non mi addormento per la troppa stanchezza; forse è perchè magari alcune mattine la mia sveglia squilla alle 5.15 e alle 14 devo già essere di ritorno per proseguire ciò che ho lasciato in sospeso il giorno precedente. Forse è perchè da tempo ho smesso di essere un'idealista o magari non lo sono mai stata realmente.
Tra tutti questi "forse", mi chiedo se davvero questi ragazzi non abbiano nulla di meglio da fare...lavorare, studiare, frequentare le lezioni...tornano mai a casa? Fanno i turni per stare lì? Dove fanno la doccia?
Mi sa che il problema sono io...ma comunque il Massimo lo preferisco libero, nel pieno del suo splendore. Occupato sì, ma dai turisti.
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