giovedì 2 febbraio 2012

Posto fisso...sì o no??

Non c'è cosa più semplice che seguire l'ondata di sentimentalismo e di sofferenza che inonda la nostra società in questo periodo e criticare ciò che il governante di turno dice!
Mi riferisco al discorso di Mario Monti sul fatidico "posto fisso": ”I giovani devono abituarsi all’idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. Del resto, diciamo la verità, che monotonia un posto fisso per tutta la vita. E’ più bello cambiare e accettare nuove sfide purché siano in condizioni accettabili. E questo vuol dire che bisogna tutelare un po’ meno chi oggi è ipertutelato e tutelare un po’ di più chi oggi è quasi schiavo nel mercato del lavoro o proprio non riesce a entrarci”.
Dunque...partiamo da una premessa: in questo periodo chi non ha lavoro e ha veramente voglia di lavorare (ce ne sono tanti che prendono la scusa della crisi!!!) farebbe qualunque cosa pur di campare la famiglia. Non c'è alcun dubbio su questo. E bisogna anche dire che chi ha un lavoro precario farebbe qualunque cosa per avere la certezza che non ha. E siamo tutti d'accordo!!
Ora andiamo alla frase di Mario Monti.

"I giovani devono abituarsi all’idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita": è vero, verissimo!! Le Amministrazioni, centrali e periferiche (enti collaterali inclusi) hanno elargito posti di lavoro per decenni, anche quando non ce n'era bisogno. In Italia si è preferito creare nuovi posti di lavoro pubblici per tanto tempo invece di incentivare i cittadini a crearsi una propria posizione. Questo è servito, negli anni, come bacino di voti per il politico di turno. Ovviamente non significa che chiunque abbia un posto fisso non lo abbia ottenuto con le proprie forze, ma per vie traverse...significa solo che il fenomeno non è da sottovalutare e che il clientelismo, in Italia, è ben più radicato di quanto si pensi e si mantiene nel tempo allo scopo di applicare il potere politico nei confronti dei cittadini. Inoltre bisogna considerare che è stata aumentata l'età pensionabile e gli anni di servizio utili al raggiungimento della pensione. Questo allontana sempre più la possibilità di creare nuovi posti fissi nel settore pubblico. Quindi è vero che noi giovani non avremo un posto fisso per tutta la vita.

"Del resto, diciamo la verità, che monotonia un posto fisso per tutta la vita. E’ più bello cambiare e accettare nuove sfide purché siano in condizioni accettabili": questa è la frase incriminata e la prima parte è l'unica riportata a caratteri cubitali dalle testate giornalistiche. Senz'altro, nel periodo in cui ci troviamo, il posto fisso sarebbe una salvezza. Ok, siamo d'accordo...ma io penso che potrei impazzire dopo poco tempo con certi lavori da posto fisso!!! Un esempio?! Gli impiegati addetti al protocollo in un ente pubblico...senza nulla togliere alle qualità di queste persone, io non so se riuscirei a fare un lavoro del genere tutta la vita!!! La gente arriva, porta un foglio, l'impiegato lo registra nel sistema informatico e stampa una ricevuta con il numero di protocollo assegnato. Lo consegna al cittadino e avanti un altro! Così ora dopo ora, giorno dopo giorno, mesi dopo mesi, anni dopo anni....
Al di là della convenienza pratica di questo genere di posto fisso (ovvero la non precarietà), io sarei un po' cauta nel dire che qualunque ruolo, purchè fisso, possa andare bene. La stessa cosa vale per il settore privato. Ci sono lavori che, anche se precari, prevedono una tale routine che, sebbene siano adatti a certe personalità, è pur vero che potrebbero far ammalare certe persone di depressione e patologie simili.
Non dimentichiamo la seconda parte di questa frase di Monti...le "condizioni accettabili" affinchè prevalga la dignità della persona e il soddisfacimento dei bisogni della persona!

"E questo vuol dire che bisogna tutelare un po’ meno chi oggi è ipertutelato e tutelare un po’ di più chi oggi è quasi schiavo nel mercato del lavoro o proprio non riesce a entrarcifermo restando che ci sono lavoratori "fissi" che fanno bene (anzi benissimo!) il loro lavoro e che, senza di loro, le Amministrazioni crollerebbero, bisogna dire che ce ne sono molti (la maggior parte in base alla mia esperienza!!) che svolgono a stento i loro compiti e che considerano il cittadino come un disturbatore. Raramente si viene cacciati dai posti fissi e non importa se si fa bene il proprio lavoro o meno! Una volta avuto il posto fisso, è per tutta la vita!! E anche se negli ultimi anni l'orientamento è stato quello di equiparare il rapporto di lavoro tra ente pubblico e lavoratore a quello tra ente privato e lavoratore, siamo ancora ben lontani dall'avere una parità di trattamento tra posto privato e pubblico. Sarebbe interessante adeguare anche gli standard di licenziamento tra pubblico e privato affinchè il lavoratore col posto fisso possa sentirlo meno fisso rispetto al passato e possa impegnarsi per mantenerlo...come si fa nel settore privato insomma!!
Chi sono i nuovi schiavi del mercato del lavoro? E chi non riesce ad entrarci? Secondo me sono i giovani laureati....quelli troppo giovani per avere esperienza e troppo bistrattati per fare l'esperienza! Insomma, classica situazione in cui, nel settore privato, si cercano dipendenti con precedente esperienza nel settore!

Conclusione: forse la frase di Monti è un po' azzardata per il periodo, ma analizzata nel suo complesso ha un suo senso logico che non mi trova affatto in disaccordo!

Nessun commento:

Posta un commento