Stay hungry, stay foolish! Siate affamati, siate folli.
L'abbiamo letta e sentita chissà quante volte nell'ultima settimana...ma che significa?
Ci penso già da qualche giorno e sono alla ricerca di un senso a queste parole.
Siate affamati, siate folli. Ma affamati di cosa? Di successo? Di denaro?
Chi è affamato ricerca. Ricerca cibo in base al proprio desiderio, ai propri bisogni.
E si può avere desiderio di raggiungere una vetta, voglia di realizzarsi, voglia di normalità, o di felicità.
E cosa serve per saziarsi? La follia? L'incoscienza? Il coraggio?
Ma Steve Jobs è vissuto in America e gli anni in cui ripeteva a se stesso questa frase erano i '70-'80, luogo e periodo in cui non serviva troppo coraggio per essere folli.
Ma è ancora attuale questa incitazione?
Noi viviamo in Italia e siamo in un periodo davvero difficile.
Di certo siamo affamati. Siamo in un momento storico di transizione, siamo una società smarrita e certamente poco folle. Forse non possiamo proprio esserlo.
Troppo poveri per osare e troppo ricchi per sfidare del tutto la sorte.
Non siamo pronti alla rivoluzione. Nè culturale, nè economica.
Italiani, coscienti della nostra condizione, immobili e immobilizzati.
Forse ha poco senso continuare a ripeterci che dobbiamo essere affamati e folli.
Avrebbe più senso augurarci di essere sazi e di diventarlo ognuno con le proprie forze.
E di esserlo sempre e comunque con umanità.
Questa è la mia incitazione, il mio augurio: siate sazi e siatelo con umanità.
Nessun commento:
Posta un commento